sabato 23 luglio 2011

Giornali e giornalisti che mi fanno schifo.

 Ci sono giorni in cui i giornali, non per colpa loro, possono diventare carta per l'insalata appena acquistati. Ricordo, per esempio, l'11 marzo del 2004 quando non appena comprati i giornali salgo in macchina, accendo la radio e sento che a Madrid era saltata per aria la stazione di Atocha e Bossi aveva avuto un ictus. La Storia era appena cambiata: a cosa servivano i giornali del giorno?
Poi ci sono giornali, che al di là del giorno, al di là degli eventi, possono essere usati solo per accendere il camino.



Prendete Libero e Il Giornale di oggi. Prima di ogni ipotesi del Governo norvegese, prima di qualunque dichiarazione degli investigatori i due paladini della superiorità occidentale e cristiana avevano già tirato fuori dai cassetti i loro commenti fatti in fotocopia per qualunque guaio succeda dalle nostre parti. Nei quali, è chiaro, la tesi granitica e inscalfibile è sempre e solo una: sono stati loro. E quei loro sono quelli diversi da noi (e qui per noi si intende quelli che si identificano con quelle tesi): i NO TAV, gli islamici, i comunisti, le lobby gay...
Questa volta, essendo lontani dalla Valsusa, lontano dalle procure italiane e non essendoci niente di glamour i "loro" sono gli islamici.
Poi aspetti qualche ora, leggi qualche agenzia, ascolti la polizia e la commovente (per dignità e paura) conferenza stampa del premier norvegese e scopri che, invece, l'attentatore di Oslo non è uno di loro, ma un cristiano estremista di purissima "razza" norvegese. Cioè uno che se fosse in Italia leggerebbe Libero e Il Giornale. E allora come la mettiamo?
Io ovviamente non ho comprato nè Libero nè Il Giornale questa mattina. Diversamente saprei con cosa incartare la mia insalata.
Mi chiedo però perchè nessuno di quelli che tutti i giorni comprano quei due giornali non si sentano in dovere di chiedere delle scuse ai direttori e ai commentatori non tanto per le loro idee (che, per quanto schifose, hanno tutta la libertà di esprimere) ma per aver dato notizie false.

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