giovedì 22 dicembre 2011

3 sms sulle condoglianze di Rizzo per la morte di Kim Jong Il


Sulle polemiche suscitate dal suo telegramma di condoglianze alla Corea del Nord per la morte del "Caro Leader Kim Jong Il" Marco Rizzo (l'omone in foto) ha rilasciato questa perla di intervista a Panorama che mi ha fatto venire in mente 3 sms.
SMS 1: Volendo scherzarci ancora su direi quanto già detto l'altro giorno: ma allora sei proprio coglione.
SMS 2: Ma siccome non reputo Rizzo un coglione devo dire che se si parlasse di un mafioso dovresti essere imputato per associzione esterna.
SMS 3: Rizzo si rammarica del fatto che se in Italia qualcuno esibisse un simbolo delle BR verrebbe arrestato. No allora sei coglione. E stronzo.
SMS EXTRA: Ti abbuono il resto su Libia, Castro e Ceausescu (cristo!) ma mi interessa il fatto che dici che non pietisci alleanze con il PD. Giuralo.

lunedì 5 dicembre 2011

3 sms sulla conferenza stampa di Monti.

SMS 1:
La ministra Fornero che piange è sicuramente sincera. Ma se la situazione è così drammatica io pretendo ministri con i nervi saldi.
SMS 2:
Testuale di Monti: "Ho dovuto imparare che la pensione minima è di 480 euro." Se veramente non lo sapeva poteva risparmiarsi la battuta.
SMS 3:
Per carità prima avevamo porci e cafoni,però quando presentate una manovra come questa non fate battute e non ridete. I precari vi guardano.
SMS EXTRA:
Avevo capito patrimoniale. Avevo capito IRPEF più alta per grandi redditi. Avevo capito riforma del mercato del lavoro. Avevo capito lotta all'evasione. Avevo capito male.

venerdì 14 ottobre 2011

3 SMS sulla nuova fiducia a B.


SMS 1:
I radicali NON hanno influito sul Quorum. Però ora sono un problema. Specie se bisogna costruire una strategia (…) in parlamento.

SMS 2:
Quante volte l’opposizione deve sbattere ancora la faccia per capire che IN PARLAMENTO B. non cadrà MAI!

SMS 3:
In piazza, su FB, in mezzo alle manifestazioni. Trai i vari indignati. Lì deve andare il PD ad ASCOLTARE come combattere e BATTERE B.!!!


SMS EXTRA:
D’Alema e Veltroni andate a cagare. Per sempre.

domenica 18 settembre 2011

Buona caccia (e che possiate spararvi tutti addosso)

C'era una barzelletta che raccontava spesso mio padre quando ero bambino che parlava di un cacciatore un po' sfigato che tornando a casa faceva il resoconto della giornata di caccia alla moglie: "E' andata bene cara: due ragionieri, un geometra e un avvocato".
Ecco questo è il mio sincero augurio: che l'estinzione dei cacciatori possa avvenire proprio per mano loro e per mezzo dei loro fucili.

giovedì 15 settembre 2011

Manifesto per una rete LGBT nel PD. Come aderire e primi firmatari.


Per aderire scrivete a dirittiugualipertutti@gmail.com
indicando nome, cognome un contatto mail e telefonico e il vostro ruolo nel PD da elettore/iscritto a quello che siete.
DIRITTI E DIGNITÀ LGBT: UNA RETE PER IL PD
L’Italia appare sempre più caratterizzata da un complessivo arretramento politico, sociale, economico e culturale. La politica risulta ostaggio di una maggioranza illiberale, che mina in tutti i campi il principio costituzionale di laicità, rendendo così volontariamente impossibile la collaborazione e la crescita comune tra culture diverse.

Nasce Alessandria Bene Comune: ottimo, direi!

Alle prossime primarie per scegliere il candidato sindaco del centrosinistra alessandrino ci sarà una bella novità: Alessandria Bene Comune.
Una novità perchè per la prima volta avremo un candidato che non si presenterà da solo con le sue idee ma sarà portatore del lavoro di un gruppo di donne e uomini alessandrini.
Una bella novità perchè nasce dall'esperienza di Torino Bene Comune che aveva portato alla candidatura di Gianguido Passoni raccogliendone spirito, modalità di lavoro  e adattandoli per Alessandria.
ABC mi piace perché è l'esatta rappresentazione di come vedo io oggi l'ambito politico in cui vorrei muovermi: un ambiente di sinistra in cui non solo i programmi nascono dai contributi di tutte e tutti ma dove, soprattutto, le esperienze, le vite, le esigenze, i diritti e i valori di tante donne e tanti uomini hanno pari dignità e stessa cittadinanza.
Credo che ABC darà anche un bel contributo a tutto il centrosinistra e in particolare al mio partito, il Partito Democratico stimolando non già una competizione tra candidati ma uno slancio collettivo alla miglior proposta politica per le prossime elezioni comunali.
Con ogni probabilità nelle prossime ore Rita Rossa ufficializzerà la sua candidatura alle primarie. Ne sono felice perchè Rita oltre ad essere una brava politica e amministratrice è una donna e una cara amica al fianco della quale ho avuto l'onore di condividere importanti momenti politici della mia vita. Qualche mal pensante torinese mi ha detto che ABC metterà in difficoltà Rita. Io credo che sarà il contrario: Rita è una donna intelligente e sa che il nostro Partito dà il meglio di sè quando in campo scendono le idee e ciascuno di noi ha il coraggio di sostenerle e di farne strumento di confronto e di crescita.
Mauro Buzzi è il candidato di Alessandria Bene Comune. Chi conosce Mauro sa perché è il miglior candidato di un progetto come ABC. Chi non lo conosce (così come non si conoscono quasi mai i candidati) sa, almeno, che non solo può aver modo di conoscerlo ma anche di offrirgli il proprio contributo.
Nelle prossime ore sarà on line il sito di Alessandria Bene Comune. Non sarà il solito sito con biografia del candidato, quattro righe di programma e materiale elettorale. Sarà un sito aperto, una wiki, come si dice. Le quattro prorità che abbiamo elaborato sono la cornice di un quadro da dipingere e colorare tutte e tutti insieme.
Per ora fatevi amico Alessandria Bene Comune qui su Facebook e poi dalle prossime ore potrete frequentare il sito e contribuire al programma.

martedì 13 settembre 2011

Lo diciamo? D'Alema è parte del problema, non la soluzione.

 Il miglior commento possibile a queste parole di Massimo D'Alema è stato fatto da Ivan Scalfarotto. E lo potete leggere qui. Condivido tutto e quindi è inutile ribadire gli stessi concetti. Mi limito a ripetere una riflessione che ho fatto qulche tempo fa sui "solo" e sui "sempre".  La ripeto perchè il fastidio di D'Alema è evidente, palpabile. E' infastidito perchè deve parlare di diritti. E' infastidito perchè ancora una volta è costretto a parlare di omosessuali. Perchè meglio ripetere cento volte a cento feste democratiche le grandi teorie sui grandi problemi del Paese piuttosto che spingersi a riflettere sulle persone e sulle loro vite. Il problema però è di prospettiva. Ovvero cosa si considera per grande problema. Io per esempio considero grandi problemi, in qualche misura tra i motivi di debolezza anche economica dell'Italia, la mancanza di diritti, la difficoltà ad affrontare il futuro, la presenza di una classe dirigente vecchia, impreparata e incapace di leggere la società.
Con queste proposte, con queste soluzioni e con questa classe dirigente (tutta colpevole di averci portato fino a qui) non solo non risolveremo i problemi economici ma il nostro "spread" sociale, civile e culturale con il resto dei paesi occidentali continuerà ad aumentare.

lunedì 5 settembre 2011

Domani sciopero, cazzo.

Perché è giusto. Perché questa manovra è iniqua. Perché questa manovra è ingiusta. Perché sono precario da 15 anni. (Anche quando avevo "padroni" di sinistra). Perché volgio vedere i ricchi che pagano, cazzo.
Sì voglio vedere i ricchi pagare più di me. Voglio vedere i ladroni (lo dico senza paura di dirlo: i dentisti, i commercialisti, gli avvocati, i grandi commercianti, i professionisti, gli investitori) pagare. E voglio vedere i politici pagare le loro colpe. Voglio vederli pagare per averci portato fin qui. Perché vorrei sputare in faccia a quelli che mi dicono che tutti dobbiamo fare sacrifici. Ma fateveli voi i sacrifici. Una cazzo di volta nella vita. Domani sciopero perché vorrei essere in un Paese in cui tutti scioperano, in cui tutti si indignano davvero. Per sempre.
Domani sciopero perché vorrei un Paese giusto. Domani sciopero perchè non ho uno straccio di diritto e ho spesso l'impressione che se mi mettessi a urlare la maggioranza di questo Paese mi direbbe di abbassare la voce.

Dell'addestramento del cane. E della serva.


Come alcuni sanno in famiglia c'è una disputa sulla possibilità di adottare un cane. Per portarsi avanti con il lavoro Daniele sta leggendo un utile libro: "Manuale pratico di educazione e addestramento del cane". Il libro, preziosa eredità di Nonno Pier Vittorio a Daniele, è stato edito nel 1962. Il titolo originale dell'opera è "Manuel pratique d'education et de dressage du chien" perchè l'autore, Arnoldo Fatio è (era?) un giudice addestratore della Società Cinologica Svizzera. E dobbiamo dire che, forse, questo manuale risente un po' dell'epoca e della cultura a cui apparteneva l'autore.

lunedì 29 agosto 2011

Quanta cacca fa Eto'o con il mio stipendio.

Eto'o mi sta sulle palle perchè ha deciso di andarsene dall'Inter. L'ha deciso perchè nella sua nuova squadra,  l'FC Anzhi Makhaqualcosa, guadagnerà 20,5 milioni di Euro all'anno. Rendendolo il calciatore più pagato di sempre al mondo.
Mi son sempre chiesto quanto siano veramente, concretamente, così tanti soldi.
Oggi l'ho finalmente capito. Perchè questo straordinario sito ha elaborato un sistema semplice e carino per calcolare quanto guadagna Eto'o mentre noi compiamo le nostre noioso e assai poco remunerate azioni quotidiane. L'esempio che viene fatto è quello del tempo che sprechiamo nel tragitto casa - lavoro. Ma ognuno può mettere quello che vuole. Io, per esempio, ho messo il tempo medio che impiego ogni mattina a fare la cacca: 8 minuti. Ecco in quegli otto minuti Eto'o ha guadagnato 336 euro.
Se Eto'o dovesse stare seduto sul cesso per il tempo che io impiego a guadagnare 336 € starebbe sul cesso circa 7 giorni e mezzo.

Cosa dovrebbe fare Penati.

Da più parti, nel PD, si chiede a Filippo Penati di rinunciare alla prescrizione, di farsi processare e (possibilmente) di farsi assolvere.
Io credo che sia sbagliato chiedere ciò a Penati. La rinuncia alla prescrizione e la decisione di affrontare un processo sono scelte di tipo personale e non politiche. Ha (per una volta) ragione Antonio Polito che sul Corriere di sabato dice che l'imputato "ha il diritto di difendersi nel processo e dal processo". Aggiungo io: basta che non lo faccia approvando nuove leggi ad personam.
Il vero gesto politico che invece dovrebbe fare Penati è liberare il PD da se stesso. Si dimetta dal Consiglio Regionale, lasci il partito, riconsegni la tessera a Bersani. Io non so se Penati ha preso tangenti o ha concusso degli imprenditori. Di certo ha intrattenuto rapporti che superavano l'istituzionalità del suo ruolo mettendosi nella posizione di potersi fare accusare. E questo non è un reato, ma un grave errore politico. E gli errori politici si pagano andando a fare un altro lavoro.
Secondo me.

venerdì 26 agosto 2011

Cose da leggere in Tunisia


  • L'ultimo numero dell'economist.
  • Tahar Ben Jelloun, Partire.
  • La guida Tunisia di Lonely Planet.
  • Gore Vidal, Mira Breckinridge.
  • Gianni Farinetti, Un delitto fatto in casa.
  • Colette, Il puro e l'impuro.

mercoledì 24 agosto 2011

Cose che ci sono al Museo Dar Am Taieb di Sousse.

Am Taieb è un artista. E le Musée Privé d'Art Contemporain Dar Am Taieb è il suo museo. Sul fatto che il primo sia un artista non ci sono affatto dubbi: ha la barba bianca fatta male, gli occhialini tondi, parla (in genere di se stesso, spesso in terza persona) lentamente, non ascolta quello che dici. Sul fatto che il Musée sia un vero e proprio museo mi permetto di sollevare qualche dubbio. Certo al suo interno ci sono molte opere realizzate dall'artista. Il resto è difficile da descrivere. Provo così: una immensa cantina stracolma di oggetti raccolti in circa quarant'anni. Quello che differenzia questa cantina dalle cantine di certe nostre nonne è la catalogazione maniacale e puntigliosa degli oggetti.

Quel che ho visto della Libia in Tunisia

Sousse, con i suoi 173 mila abitanti è la terza città della Tunisia. Secondo la Lonely Planet non è esattamente quello che un turista cerca. Secondo me non è così. Sousse ha una splendida spiaggia, dei bei ristoranti, bar moderni in cui servono alcolici anche durante il Ramadan, un mare cristallino, alberghi per tutte l tasche, una bella medina e uno strampalato museo di cui parlerò in un altro post. E poi adesso ha anche i libici. Tanti libici. Decine di migliaia. Forse 60 mila.

martedì 9 agosto 2011

Le cartoline di Riccardo.


Riccardo, sempre quello che non si arrabbia mai, ha un blog gustosissimo. Uno di quelli che guardi quando sei in pausa pranzo col tuo panino in mano o che guardi quando stai aspettando che emule finisca di scaricarti l'ultima puntata di Damages. E' un blog di cartoline orribili. Ma proprio brutte brutte che i suoi cari amici gli spediscono quando sono in giro per il mondo.
Io ne cercherò un bel po' in Tunisia. Fatelo anche voi nei posti dove andrete.
Qui sotto giusto qualche esempio per farvi venire la voglia.


lunedì 8 agosto 2011

Quando il PD fa arrabbiare Andrea.

Hanno fatto arrabbiare Andrea Benedino che su Facebook ieri scriveva: "ma santa polenta! possibile che non ci sia un cazzo di dirigente del pd che difenda una sua deputata dalle polemiche di Avvenire e di Giovanardi che la attaccano in quanto "colpevole" di essersi sposata con la donna che ama, utilizzando una legge di un altro paese dell'Unione Europea? mica sarete tutti imbarazzati??!!"


E ovviamente io concordo in pieno con lui.


Faccio solo due piccolissime annotazioni.
Anzitutto penso che la nostra pressione sulla dirigenza del PD debba essere asfissiante al punto da arrivare finalmente a una situazione in cui questo benedetto partito si occupi sempre dei temi lgbt sempre senza imbarazzi. E non solo quando è sollecitato. E non solo se menano uno. E non solo quando i nostri temi servono a fare polemica con la destra.
In secondo luogo non condivido solo quel "santa polenta". Non la usare mai più, Andrea! Promettimelo! Mannaggia ai pescetti.

Globalizzazioni.

Un mio amico di origini ebraiche mi ha regalato questa radio cinese che prende solo una frequenza che trasmette in rumeno.
Però la radio fa anche luce.

domenica 7 agosto 2011

Ho tinteggiato casa. Che ne penserà Giovanardi?

Oggi ho tinteggiato le pareti del corridoio di casa. Ma c'è qualcosa che mi preoccupa: che ne penserà il ministro Carlo Giovanardi? Fonte della mia preoccupazione non è l'aver scelto un coloro che non sia di gradimento del ministro. Ma piuttosto il fatto che ho fatto questo lavoro con il mio fidanzato. Di più: con il mio compagno, nella casa in cui conviviamo. E peggio ancora: nessuno di noi due è un decoratore. E quindi ho paura che potremmo essere considerati non idonei nè per diritto costituzionale, nè per diritto naturale.
Spero di non dover leggere, domani sui giornali, una sua dichiarazione in cui afferma che Daniele e io abbiamo deciso di tinteggiare insieme le pareti di casa nostra solo per compiere una "battaglia ideologica che sconfina nella polemica con la famiglia prevista dalla Costituzione".
Un piccolo post scriptum per tutti i gay aspiranti decoratori: il colore scelto era il "moqui" (...) che però poi è risultato troppo scuro. Quindi Daniele, come faccio io con la cucina, ha messo a frutto il suo estro aggiungendo del bianco e ottenendo finalmente una bella tinta come la cercavamo. Una specie di marrone che è una via di mezzo tra l'argilla e la sciolta. Ma guardate che è elegante davvero.

sabato 6 agosto 2011

Un sillogismo facile facile sulla violenza omofobica.

Leggetevi cosa è successo in una tipica famiglia italiana nell'articlo de La Stampa. Dopo averlo letto mi è venuto in mente un sillogismo facile facile.
Il sillogismo è quel tipo di ragionamento composto di tre affermazioni per cui date le prime due come premesse, la terza ne è la conclusione.
Per esempio:
Premessa uno: tu sei un delinquente.
Premessa due: io posso fermarti ma non lo faccio.
Conclusione: io sono un tuo complice.
Oppure:
Premessa uno: un bastardello ventenne è un omofobo che sa che se accoltella il fratello perchè gay non gli verranno comminate aggravanti.
Premessa due: la maggioranza dei parlamentari italiani (in foto quelli piemontesi della campagna di Quore) decidono di non inserire l'aggravante di omofobia nei reati di violenza contro la persona.
Conclusione: quei parlamentari sono moralmente complici del bastardello.

giovedì 4 agosto 2011

Non fate arrabbiare Riccardo.

Riccardo è quel mio amico che non si incazza mai. Neppure quando Alberto, il suo fidanzato, gli ruba tutti i pezzi di pizza dal piatto dell'aperitivo.
Poi però ogni tanto dà di matto su Facebook: parolacce, link, imprecazioni. Succede, con straordinaria regolarità, quando legge le famose catene che avvertono su fantomatiche tragedie imminenti che si rivelano del tutto prive di fonamento. La sua ultima campagna è contro i post sulla cosiddetta "pedofilia di lieve entità".
Adesso c'è questa sui cagnolini nei sacchetti di plastica.
E Riccardo si arrabbierà ancora una volta. Povero Riccardo.

venerdì 29 luglio 2011

Quelli di Quore... e quelli con le facce brutte.

Quelli di Quore, come dire, abbiamo fatto proprio una bella campagna.
Le facce, i nomi e i cognomi dei parlamentari piemontesi che hanno votato contro la legge sull'omofobia.
Così sappiamo come si chiamano e che faccia hanno.
Ci sono anche le mail. Se per caso qualcuno volesse dirgli qualcosa...

martedì 26 luglio 2011

Non scherziamo.

Pochi minui fa il parlamento italiano ha nuovamente, e definitivamente, bocciato la legge contro l'omofobia.
Care amiche e cari amici etero, non fatemi battute. Non ho voglia di scherzare. Fatemi una carezza. Datemi un bacio. Ma non provate a farmi ridere di questa cosa.
Questa vergogna investe tutte e tutti, soprattutto voi amiche e amici eterosessuali che sprecate il vostro tempo con persone che in questo paese non hanno nessuna considerazione.

Ho fatto la minestra di insalata.

Ci sarà stato sicuramente un altezzoso cuoco francese che avrà detto qualche volta: non condivido assolutamente quello che mangi ma mi batterò fino alla morte per cucinartelo.

lunedì 25 luglio 2011

I cattivi/2

Già pronto l'editoriale di domani di Vittorio Feltri: quattro milioni di piemontesi e nessuno in grado di fermare un terremoto. Egoisti ed incapaci.

I cattivi.

Io sono io, quello là dietro non so chi sia e lei è Bianca. Bianca è la figlia di Laura e Francesco che mi fanno provare la gioia di tenere una bimba in braccio ogni volta che ci vediamo.
Perchè purtroppo per me quella gioia sarà sempre e solo una concessione.
Daniele (che per chi non lo sapesse è il mio compagno con cui sto da quasi quattro anni e con cui ho costruito casa e famiglia) e io non potremo mai provare la felicità e la fatica di essere genitori. Il perchè lo sappiamo: i cattivi non vogliono.
Per questo Paese è una vergogna. Per Daniele e per me, per tutte le lesbiche e tutti i gay solo una continua frustrazione.
P.s.: la foto è stata scattata durante un presidio contro l'omofobia. Bianca ha già una buona indole.

sabato 23 luglio 2011

Giornali e giornalisti che mi fanno schifo.

 Ci sono giorni in cui i giornali, non per colpa loro, possono diventare carta per l'insalata appena acquistati. Ricordo, per esempio, l'11 marzo del 2004 quando non appena comprati i giornali salgo in macchina, accendo la radio e sento che a Madrid era saltata per aria la stazione di Atocha e Bossi aveva avuto un ictus. La Storia era appena cambiata: a cosa servivano i giornali del giorno?
Poi ci sono giornali, che al di là del giorno, al di là degli eventi, possono essere usati solo per accendere il camino.

martedì 19 luglio 2011

Ho fatto il clafoutis alle pesche e albicocche con salsa di prugne




Non mi piace moltissimo cucinare i dolci. Però siccome devono essere fatti perchè poi gli ospiti li vogliono e a me piacciono ogni tanto mi ci dedico. 
Così questa volta ho fatto il clafoutis. Il clafoutis è classico dolce francese che andrebbe fatto con le ciliegie ma lo si trova comunemente fatto anche con altra frutta. Ovviamente io non avevo le ciliegie ma delle bellissime pesche regalate dalla nostra vicina di casa Anna e alcuni chili di buonissime albicocche comprate in offerta alla Coop di San Mauro da Daniele. Comunque ecco gli ingredienti e poi la ricetta. 

mercoledì 6 luglio 2011

Il PD, i Diritti, i "solo" e i "sempre"


Penso di avere ormai capito come si sentissero le donne dei vari partiti di Sinistra quando, negli anni passati, portavano avanti le loro battaglie sulle quote rosa, le soglie minime, il diritto di tribuna: sopportate.
È la stessa sensazione che vive chi prova a portare nel Partito Democratico quei temi che sono in qualche modo legati alla laicità e ai diritti. E in particolare i diritti delle persone lesbiche, gay, bisessuali e transgender.

E che si ripresenta ogni volta che c’è da scrivere un programma, presentare un documento, organizzare una Festa Democratica.  E regolarmente partono i distinguo, i giri di parole e poi la solita domanda: ma tu vuoi che parliamo solo di diritti? E questa domanda fa male. Perché è un’accusa. Un’accusa di egoismo e di miopia. Che non si può accettare.

mercoledì 2 febbraio 2011


Si può dire di un giornale: mi fa schifo?
Io penso di sì e allora lo dico: Libero mi fa schifo.