domenica 7 agosto 2011

Ho tinteggiato casa. Che ne penserà Giovanardi?

Oggi ho tinteggiato le pareti del corridoio di casa. Ma c'è qualcosa che mi preoccupa: che ne penserà il ministro Carlo Giovanardi? Fonte della mia preoccupazione non è l'aver scelto un coloro che non sia di gradimento del ministro. Ma piuttosto il fatto che ho fatto questo lavoro con il mio fidanzato. Di più: con il mio compagno, nella casa in cui conviviamo. E peggio ancora: nessuno di noi due è un decoratore. E quindi ho paura che potremmo essere considerati non idonei nè per diritto costituzionale, nè per diritto naturale.
Spero di non dover leggere, domani sui giornali, una sua dichiarazione in cui afferma che Daniele e io abbiamo deciso di tinteggiare insieme le pareti di casa nostra solo per compiere una "battaglia ideologica che sconfina nella polemica con la famiglia prevista dalla Costituzione".
Un piccolo post scriptum per tutti i gay aspiranti decoratori: il colore scelto era il "moqui" (...) che però poi è risultato troppo scuro. Quindi Daniele, come faccio io con la cucina, ha messo a frutto il suo estro aggiungendo del bianco e ottenendo finalmente una bella tinta come la cercavamo. Una specie di marrone che è una via di mezzo tra l'argilla e la sciolta. Ma guardate che è elegante davvero.

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