martedì 13 settembre 2011

Lo diciamo? D'Alema è parte del problema, non la soluzione.

 Il miglior commento possibile a queste parole di Massimo D'Alema è stato fatto da Ivan Scalfarotto. E lo potete leggere qui. Condivido tutto e quindi è inutile ribadire gli stessi concetti. Mi limito a ripetere una riflessione che ho fatto qulche tempo fa sui "solo" e sui "sempre".  La ripeto perchè il fastidio di D'Alema è evidente, palpabile. E' infastidito perchè deve parlare di diritti. E' infastidito perchè ancora una volta è costretto a parlare di omosessuali. Perchè meglio ripetere cento volte a cento feste democratiche le grandi teorie sui grandi problemi del Paese piuttosto che spingersi a riflettere sulle persone e sulle loro vite. Il problema però è di prospettiva. Ovvero cosa si considera per grande problema. Io per esempio considero grandi problemi, in qualche misura tra i motivi di debolezza anche economica dell'Italia, la mancanza di diritti, la difficoltà ad affrontare il futuro, la presenza di una classe dirigente vecchia, impreparata e incapace di leggere la società.
Con queste proposte, con queste soluzioni e con questa classe dirigente (tutta colpevole di averci portato fino a qui) non solo non risolveremo i problemi economici ma il nostro "spread" sociale, civile e culturale con il resto dei paesi occidentali continuerà ad aumentare.

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